Danno da Morte di un congiunto

Inquadramento normativo

Il risarcimento danni da incidente stradale per la morte di un congiunto rappresenta una delle questioni più delicate per un avvocato che si occupa di incidenti stradali . Quando un sinistro stradale provoca il decesso di una persona, i familiari hanno diritto a un risarcimento che deve essere valutato con particolare attenzione da un avvocato specializzato della materia. Il danno da morte di un congiunto in sinistro stradale si articola in diverse componenti risarcibili: il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale (iure proprio dei congiunti superstiti), il danno biologico e morale terminale (iure hereditatis), e il danno patrimoniale da perdita del sostegno economico.

Un avvocato esperto in omicidio stradale deve saper distinguere chiaramente tra queste diverse tipologie di danno per garantire un risarcimento completo e adeguato.

Quando il sinistro configura il reato di omicidio stradale, è fondamentale valutare anche l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo penale attraverso un’azione civile per omicidio stradale al fine di ottenere il massimo risarcimento dannoda morte per incidente stradale.

Il danno da perdita del rapporto parentale

Il danno da perdita del rapporto parentale costituisce un danno-conseguenza che non coincide con la lesione dell’interesse e non è in re ipsa. Come chiarito dalla giurisprudenza, “il danno non patrimoniale da uccisione di un congiunto, quale tipico danno-conseguenza, non coincide con la lesione dell’interesse (ovvero non è in ‘re ipsa’) e, pertanto, deve essere allegato e provato da chi chiede il relativo risarcimento”.

Tuttavia, per i membri della famiglia nucleare (coniuge, figli, genitori, fratelli) opera una presunzione iuris tantum di esistenza del pregiudizio. La Cassazione ha stabilito che “il fatto illecito costituito dal decesso del congiunto dà luogo ad un danno non patrimoniale presunto, consistente nella perdita del rapporto parentale, allorché colpisce soggetti legati da uno stretto vincolo di parentela”. Un avvocato esperto in incidenti con lesioni mortale deve essere consapevole che questa presunzione facilita notevolmente l’onere probatorio dei familiari superstiti ma deve comunque avvalorare in modo adeguato il legame esistente tra il decedutoi ed il familiari .

Onere della prova

L’esistenza del rapporto di parentela stretta fa presumere la sofferenza del familiare superstite, ferma restando la possibilità per la controparte di dedurre e dimostrare l’assenza di un legame affettivo. Un avvocato di infortunistica stradale specializzato in danni da morte per incidente stradale deve sapere che la presunzione riguarda l’aspetto interiore del danno (sofferenza morale), mentre l’aspetto dinamico-relazionale richiede la dimostrazione dell’effettività, consistenza e intensità della relazione affettiva.

Criteri di liquidazione

La liquidazione del risarcimento danni per decesso da sinistro avveiene mediante tabelle basate sul sistema a punti variabili. La giurisprudenza ha precisato che “il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul ‘sistema a punti’, che preveda, oltre all’adozione del criterio a punto, l’estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l’elencazione delle circostanze di fatto rilevanti”.

Le Tabelle di Milano integrate a punti rappresentano lo strumento più utilizzato per il risarcimento danni da omicidio stradale, considerando:

  • L’età della vittima primaria
  • L’età del superstite
  • Il grado di parentela
  • La convivenza
  • La presenza di altri familiari superstiti
  • La qualità e intensità della relazione affettiva

Danno biologico e morale terminale

Il danno biologico terminale è trasmissibile iure hereditatis solo quando tra le lesioni e il decesso intercorra un apprezzabile lasso di tempo, convenzionalmente individuato in almeno ventiquattro ore. Il danno morale terminale (formido mortis) richiede la prova della lucida agonia, ossia della coerente e lucida percezione da parte del de cuius dell’ineluttabilità della propria fine. Questi aspetti sono fondamentali per il risarcimento e devono essere attentamente valutati.

Danno patrimoniale

Il danno patrimoniale da perdita del sostegno economico si distingue in:

  • Danno emergente: per il periodo dall’evento alla liquidazione giudiziale
  • Lucro cessante: per il periodo successivo, da capitalizzare secondo coefficienti attuariali

L’azione penale e civile

Quando il sinistro mortale configura il reato di omicidio stradale, è fondamentale valutare l’opportunità di un’azione penale omicidio stradale attraverso la costituzione di parte civile. Un avvocato esperto in risarcimentoda incidente stradale deve coordinare l’azione civile con quella penale per massimizzare il risarcimento danni familiari defunto incidente.

Concorso di colpa della vittima

Nell’ipotesi di concorso della vittima primaria nella produzione dell’evento dannoso mortale, il risarcimento patito iure proprio dai familiari deve essere ridotto in misura corrispondente alla quota di responsabilità del defunto, non per effetto dell’art. 1227 c.c., ma perché la lesione del diritto alla vita colposamente cagionata da chi la vita perde non integra un illecito della vittima nei confronti dei propri congiunti.

Consigli pratici

  • Raccogliere documentazione che attesti l’intensità del legame affettivo (fotografie, testimonianze, corrispondenza)
  • Documentare la convivenza e le abitudini di vita comuni
  • Conservare la documentazione relativa al reddito della vittima per la quantificazione del danno patrimoniale
  • Agire tempestivamente: il termine di prescrizione è di cinque anni dalla data del sinistro (se costituisce reato) o due anni (negli altri casi)
  • Valutare attentamente le offerte transattive, che spesso non tengono conto di tutte le componenti risarcibili
  • Considerare la personalizzazione del danno in presenza di circostanze peculiari del rapporto affettivo
  • Valutare la costituzione di parte civile nel processo penale per omicidio stradale
  • Rivolgersi immediatamente a un avvocato con una grande esperioenza nel campo degli incidenti con conseguenze mortali, specializzato in questa delicata materia in modo da far valere ogni diritto nei confronti delle compagniue assicurative, sempre propense a minimizzare l’entità del risarcimento.

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